mercoledì 20 aprile 2016



Arturo Toscanini, dalla storia di un genio alla nascita di una grande orchestra

(Francesca Montagna)

 

1867, nascita di un mito

Il 25 marzo 1867 Arturo Toscanini nasce a Parma nella casa di borgo San Giacomo, ora borgo Tanzi. I suoi genitori Claudio Toscanini e Paolina Montani sono sarti, hanno spirito garibaldino e risorgimentale, cantano e amano la musica. Arturo studia violoncello, pianoforte e composizione alla regia Scuola di Musica, l’attuale Conservatorio di Parma. E già da semplice allievo emerge sugli altri.

1896, direttore quasi per caso

Nel 1896 viene scritturato dall’impresario Claudio Rossi per entrare a far parte come violoncellista e secondo maestro di coro in una compagnia operistica. E via!, in giro a far musica. Durante la tournée in Sudamerica a Rio, nell’Aida di Verdi, Toscanini, incitato da alcuni colleghi strumentisti, prende la bacchetta (il direttore aveva abbandonato l’orchestra!), chiude lo spartito e incomincia a dirigere l’opera a memoria: un trionfo! Ed inizia così la carriera di direttore a soli 19 anni.
Al suo rientro in Italia è chiamato al Teatro Regio di Torino ed anche al Teatro La Scala di Milano e comincia a dirigere nei maggiori teatri italiani le opere del grande repertorio.



1901, la regia è nella musica


Era tipico del suo carattere voler fare una cosa sola nella vita e volerla fare perfettamente. Nel periodo di lavoro alla Scala (il ‘suo’ Teatro) riforma il modo di rappresentare e di assistere dell’opera: chiede illuminazione e posizionamento in buca per orchestra, luci basse in sala, elimina i bis, vieta ingresso in sala per i ritardatari, cerca unità d’intenti tra cantanti, orchestra, coro, messa in scena, ambientazione e costumi. Il pubblico viene educato a considerare il teatro non come una fonte di svago, ma come un ente dotato di una funzione morale ed estetica che penetra nella vita della società e nella vita di una cultura.



1908, tra il nuovo mondo – l’Italia e l’Europa

Nel 1908 diventa direttore del Metropolitan di New York (dopo tanti successi alla Scala): dirige 7 stagioni newyorkesi e 446 rappresentazioni di 31 opere. Gli Stati Uniti diventano la sua seconda Patria. Ma non scorda il proprio Paese: durante la prima guerra mondiale rientra in Italia e dirige soprattutto concerti di beneficenza presenziando musicalmente anche al fronte.





1920, il successo mondiale

Il primo amore non si scorda mai: nel 1920 diventa direttore plenipotenziario della Scala. Crea una nuova orchestra con la quale effettua tournée in Italia e negli Stati Uniti: 68 applauditissimi concerti e l’incisione dei primi dischi.Inizia il periodo d’oro scaligero: esecuzioni smaglianti, ampliamento del repertorio, cura di tutti (ma proprio tutti!) i particolari dell’esecuzione. Ormai la sua fama è da autentica star: dirige nei più importanti teatri d’Europa tra i quali Bayreuth, Vienna, Salisburgo…








1946, il ritorno del Maestro

Con la fine della guerra è auspicato il suo rientro in Italia. Nel 1946 torna alla Scala. “Dopo qualche sorriso perentorio fu l’invito a faticare, l’incitamento a sudare accompagnato dal conosciuto gesto dell’indice accusatore e dalle sue occhiate. Più di un fazzoletto fu lacerato senza pietà, e molte bacchette spezzate e gettate al vento. Il nostro Maestro era tornato.” Scrive Enrico Minetti, spalla dell’orchestra. Per i suoi 80 anni Toscanini regala 2 milioni di lire alla Casa di Riposo per musicisti di Milano.

1954, l’ultimo concerto

Nel 1950 torna oltreoceano con una trionfale tournée statunitense di nuovo alla guida della NBC Symphony orchestra. Il 4 aprile 1954 dirige il suo ultimo concerto interamente dedicato a Wagner alla Carnagie Hall di New York con la NBC Symphony Orchestra.

1957, l’ultimo viaggio di Toscanini

Il 16 gennaio 1957 muore nella villa di Riverdale, un sobborgo di New York. Qualche giorno dopo, a Milano una folla immensa gli dà l’ultimo saluto prima della sepoltura al cimitero monumentale.




1982, un’orchestra con il suo nome

I documenti storici attestano l’esistenza di un’orchestra in piena attività a Parma fin dai Farnese e dai Borboni. Il 10 maggio 1975 nasce l’Orchestra Stabile dell’Emilia-Romagna che nel 1977 ottiene il riconoscimento di Istituzione Concertistico Orchestrale, ed è nel 1982, in occasione delle manifestazioni per i venticinque anni dalla scomparsa di Toscanini, che l’Orchestra prende il nome di Orchestra Sinfonica dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini. I 65 professori stabili e un’orchestra di ragazzi realizzano un’intensa attività in Italia e all’estero sotto la guida di grandi direttori come Soudant, Bellugi, GavazzeniDel'man. E’ del 1985 il primo concorso di direzione d’orchestra Arturo Toscanini dedicato ai giovani futuri direttori.

1994, nasce la Fondazione Arturo Toscanini

Nuove sono le esigenze nel mondo musicale. L’orchestra viene dotata di un organismo gestionale più efficace che ridà slancio alle attività gestendo teatri nel territorio e avviando un nuovo settore produttivo: quello lirico.

2002, una Filarmonica per il Maestro

Le attività si moltiplicano e nasce l’esigenza di distinguere le attività in regione da quelle in giro per il mondo. Nasce così la Filarmonica Arturo Toscanini che debutta al Festival di Strasburgo sotto la guida di Lorin Maazel. La Filarmonica intraprende un’attività sinfonica brillantissima sotto la guida di direttori e solisti di assoluta fama internazionale.




martedì 19 aprile 2016

                I direttori d'orchestra
(Francesca Montagna)


In musica, la direzione è la pratica con cui un gruppo di musicisti viene coordinato da una figura professionista nell'esecuzione di una composizione. Tale funzione è assunta daldirettore, detto anche direttore d'orchestraquando si rapporta con un'orchestra, direttore di coro o Maestro del coro con un coro e direttore di banda con una banda.
Il direttore ha innanzitutto un ruolo interpretativo, cioè fa le scelte musicali fondamentali (andamentotempodinamiche) illustrando a cantanti solisti, coristi e strumentisti la propria impostazione generale del componimento musicale da eseguire. Inoltre, ha una funzione di concertazione, ed è d'aiuto per la coordinazione dei musicisti durante le prove e la performance, indicando il 
tempo e gli ingressi delle voci.



I super direttori d’orchestra
furtwaengler
Wilhelm Furtwängler
(Schöneberg, 25 gennaio 1886 – Ebersteinburg, 30 novembre 1954)

E’stato un direttore d’orchestra e compositore tedesco. Ricevette un’educazione musicale fin dalla più tenera età e sviluppò un amore per Beethoven che gli rimase poi per tutta la vita. Studiò pianoforte e composizione con Joseph Gabriel Rheinberger e con Max von Schillings. Debuttò a vent’anni nella direzione d’orchestra dirigendo alcuni suoi brani, che, tuttavia, non furono bene accolti. Divenne anche direttore del Festival di Salisburgo e del Festival di Bayreuth. Nel 1922, fu nominato direttore stabile della Gewandhausorchester di Lipsia, succedendo ad Arthur Nikisch e rimanendo in carica fino al 1928, e direttore dei Berliner Philharmoniker, che diresse fino al 1945. Il rapporto di Furtwängler con il regime nazista è tuttora controverso. Furtwängler fu famoso per le sue direzioni di Beethoven, Brahms, Bruckner e Wagner. Tuttavia diresse anche musica moderna, come quella composta da Arnold Schoenberg e la prima mondiale del quinto concerto per pianoforte di Prokof’ev (con il compositore al pianoforte) il 31 ottobre 1932.

karajan Heribert Ritter “Herbert” von Karajan
(Salisburgo, 5 aprile 1908 – Anif, 16 luglio 1989)
E’ stato un direttore d’orchestra austriaco. E’ ricordato come il direttore con il maggior numero di incisioni discografiche. La sua adesione al partito nazista ne determina l’allontanamento forzato dalla scena musicale al termine della seconda guerra mondiale; in seguito diventa direttore principale della Philharmonia Orchestra di Londra dal 1949 al 1960, e nel 1954 approda alla direzione dei Berliner Philharmoniker, ruolo che manterrà a vita e comunque sino al 1989. Dal 1959 al 1964 ricopre il ruolo di direttore artistico all’Opera di Vienna; è ospite principale del Teatro alla Scala di Milano (direttore unico della stagione di Opera Tedesca) fino al 1964 e dal 1969 al 1971 diventa il direttore principale dell’Orchestre de Paris. Nel 1967 fonda il Festival di Pasqua di Salisburgo. Perfezionismo estremo, capacità di ricerca e sperimentazione faranno di Karajan un interprete sempre all’avanguardia sia nei confronti del repertorio classico che di quello contemporaneo.

Sir Georg Solti, nato György Stern


(Budapest, 21 ottobre 1912 – Antibes, 5 settembre 1997)
E’ stato un direttore d’orchestra ungherese naturalizzato inglese. Studiò al conservatorio di Budapest con E. von Dohnányi, B. Bartók e Z. Kodály. Esordì all’Opera di Budapest (1930-39), per divenire poi Generalmusikdirektor all’Opera di Monaco di Baviera (1946-52). Direttore musicale al Covent Garden di Londra (1961-71), della Chicago Symphony Orchestra (1969-91), direttore stabile della London Philarmonic Orchestra (1979-83), fu direttore artistico del Festival di Pasqua di Salisburgo dal 1992. Grande maestro del colore e della tavolozza orchestrale, Solti eccelse nel repertorio wagneriano e in quello del tardo sinfonismo tedesco. Solti è stato interprete estroverso e coinvolgente, attento al dettaglio sonoro come pochi. Tra le sue caratteristiche direttoriali spiccano l’acuta tensione narrativa e descrittiva, la virtuosistica enfatizzazione degli ottoni e una rara sapienza teatrale, provata dalle numerose letture operistiche. La sua discografia è immensa e sempre di preziosa qualità.
Leonard Bernstein, nato con il nome di Louis 

(Lawrence, 25 agosto 1918 – New York, 14 ottobre 1990)



E’ stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra statunitense. Artista di grande fama internazionale, è stato direttore della New York Symphony Orchestra, dell’Orchestra sinfonica di Tel Aviv, e dal 1958 al 1968 direttore stabile della New York Philharmonic Orchestra. Con questa orchestra svolse diverse tournée internazionali in America Latina, Europa, Unione Sovietica e Giappone. Accrebbe la sua popolarità attraverso le sue apparizioni non solo come direttore d’orchestra e pianista e anche come commentatore e intrattenitore. Dopo il 1969 ha continuato a scrivere musica e ad esibirsi come direttore ospite con numerose sinfonie in tutto il mondo. Artista stravagante, impegnato anche nel musical, Bernstein è autore di una produzione di stampo neoromantico. Artur Rubinstein così definì Leonard Bernstein: “Il più grande pianista tra i direttori, il più grande direttore tra i compositori, il più grande compositore tra i pianisti…un genio universale”.
Curiosità...

domenica 17 aprile 2016

 

L'Italia e le sue orchestre

( Francesca Montagna)

 

 

L'Italia e gli italiani hanno una passione infinita per la musica. Una tradizione secolare  conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Una fama che spesso riguarda singoli nomi, siano essi compositori, direttori d'orchestra o cantanti. A fare grande la musica del Belpaese ci sono anche le orchestre, vere e proprie istituzioni concertistiche che spesso hanno sede nei più grandi teatri italiani.
È questo il caso dell'Arena di Verona, che dal 1913 porta avanti una grandissima tradizione musicale, grazie soprattutto alla magnifica orchestra che si esibisce anche presso il Teatro Filarmonico.
È molto più “giovane” (1960) l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, invitata ai principali sodalizi concertistici italiani ed interprete di opere che spaziano in tutti i generi musicali. 
In Piemonte tre sono le istituzioni concertistiche: l'Orchestra Filarmonica di Torino, la Filarmonica '900 del Teatro Regio di Torino e la Fondazione Accademia Montis Regalis. Quest'ultima è un'orchestra che promuove il repertorio barocco e classico, mentre la Filarmonica '900  esplora l’estrema varietà della musica del Novecento con un’attenzione particolare ai nuovi linguaggi, come il jazz, la musica per i film, la musica popolare.
Anche la Lombardia ha le sue istituzioni musicali. A cominciare dalla Filarmonica della Scala di Milano, fondata nel 1982 da Claudio Abbado impegnata nella grande tradizione operistica del Teatro la Scala. 
Un anno dopo è nata l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, che si è imposta come una delle più rilevanti realtà sinfoniche nazionali, con un repertorio che spazia da Bach ai capisaldi del sinfonismo ottocentesco fino alla musica del Novecento. Infine la Fondazione I Pomeriggi Musicali che ha debuttato nel 1945. Oggi la sua sede è  lo storico Teatro Dal Verme, ma l'orchestra contribuisce anche alle stagioni liriche dei Teatri di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia, e alla stagione di balletto del Teatro alla Scala. 
È nel nome di Arturo Toscanini che la grande tradizione musicale dell'Emilia Romagna si fa conoscere al grande pubblico. Si chiama infatti Fondazione Arturo Toscanini l'istituzione musicale di questa regione, una delle più dinamiche d'Italia, di cui fanno parte la Filarmonica Arturo Toscanini e l’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna, che operano presso il Teatro Municipale di Piacenza e l’Auditorium Paganini di Parma.
Degna di nota anche l’Orchestra Mozart (diretta da Claudio Abbado) che ha suonato per le più famose istituzioni musicali italiane (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro San Carlo, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro la Fenice, Lingotto Musica, I Teatri di Reggio Emilia, solo per citarne alcune).

Nelle Marche a primeggiare è sicuramente, l'Orchestra Filarmonica Marchigiana. Riconosciuta a livello nazionale, è stata fondata nel 1985 ed è formata per la maggior parte da musicisti marchigiani che affrontano con notevole flessibilità il repertorio sia lirico, sia sinfonico. 
In Toscana, oltre all'orchestra regionale, considerata tra le migliori orchestre da camera in Italia, nel 1928 è nata la Stabile Orchestrale Fiorentina che nel 1933 ha contribuito alla nascita del più antico e prestigioso festival musicale europeo dopo quello di Salisburgo, il Maggio Musicale Fiorentino da cui oggi prende il nome.

A Roma, oltre all'Orchestra Sinfonica che ha sede nel prestigioso Auditorium di via della Conciliazione, e all'Orchestra del Teatro dell’Opera che nei primi anni del XX secolo ha visto sul podio musicisti come Pietro Mascagni e Igor Stravinskij, c'è l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, una delle più antiche istituzioni musicali al mondo. Fondata nel 1585, nei secoli si è trasformata in un ente concertistico sinfonico fra i più accreditati in campo internazionale.
Per quanto concerne le istituzioni concertistiche del mezzogiorno d'Italia, da citare è senza dubbio l'Orchestra sinfonica di Bari che ha sede stabile presso il Teatro Petruzzelli, luogo fondamentale per la storia artistica, sociale e di costume del capoluogo pugliese.
C'è poi l'Orchestra del San Carlo di Napoli, che nell'Ottocento fu destinataria di opere scritte da Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi.
Infine l'Orchestra Sinfonica Siciliana istituita nel 1951 e che ha sede presso il Teatro Politeama, uno dei punti di riferimento della città di Palermo.

 L'Orchestra Filarmonica di Torino

L’Orchestra Filarmonica di Torino è nata nell’aprile 1992, dopo una decina d’anni di attività sotto la denominazione di Filarmonici di Torino. Dal 1993, realizza presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino una propria stagione sinfonica, che dall’anno 2005-2006, dopo l’arrivo di Nicola Campogrande alla direzione artistica, è concepita in modo che ogni concerto sia un “evento speciale”, sviluppato attorno a uno specifico tema. 

L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino si è svolta in Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Belgio, Estremo Oriente e ha visto la realizzazione di numerose collaborazioni con prestigiosi direttori, tra i quali Aldo Ceccato, Sergiu Celibidache, Victor Dubrovskij, Carlo Maria Giulini, James Levine, Giuseppe Patané, Guennadi Rojdestvenski, Thomas Sanderling, Marcello Viotti, Francesco Cilluffo, Silvia Massarelli, Alessandro Cadario, Christian Benda, Micha Hamel, Federico Maria Sardelli, Zahia Ziouani e con solisti di fama internazionale, tra i quali Boris Belkin, Andrea Bocelli, Walter Boeykens, Maurice Bourgue, Michele Campanella, Bruno Canino, Olivier Charlier, Daniele Damiano, Thomas Demenga, Rocco Filippini, Laura De Fusco, Cecilia Gasdia, Eugene Istomin, Alexander Lonquich, Antonello Manacorda, Francesco Manara, Shlomo Mintz, Boris Petrushansky, Ruggero Raimondi, Jean-Pierre Rampal, Marco Rizzi, Mstislav Rostropovic, Maxim Vengerov, Massimo Quarta, Simonide Braconi, Enrico Dindo. 

L'Orchestra Filarmonica di Torino è stata protagonista, insieme all'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e al Teatro Regio, del Festival Beethoven 2013, del Festival Mozart 2014 e del Torino Classical Music Festival 2015, organizzati dalla Città di Torino e dalla Fondazione per la Cultura Torino: nella splendida cornice di piazza San Carlo, l’Orchestra ha proposto concerti ai quali hanno assistito decine di migliaia di persone. L’Orchestra Filarmonica di Torino è inoltre ospite da molti anni del festival internazionale MITO Settembre Musica e nel 2015, con formazioni cameristiche, è stata protagonista di due eventi nell'ambito di EXPO Milano 2015.

Le numerose incisioni dell’Orchestra Filarmonica di Torino sono edite dai marchi Naxos, Claves, Victor, RS e Stradivarius e riguardano principalmente la musica strumentale, con alcune incursioni in campo operistico.

L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino è sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Compagnia di San Paolo nell'ambito del Bando Arti Sceniche 2015, dalla Fondazione CRT e da altri sponsor privati, tra i quali Lavazza, CFE Finance e Studio Torta di Torino.

Da marzo 2014 Orchestra Filarmonica di Torino è un’Associazione riconosciuta senza scopo di lucro iscritta al n. 1152 del Registro Regionale centralizzato provvisorio delle Persone Giuridiche, di cui alla DGR n. 39-2648 del 02.04.2001.
 

Gli archi Dell'Orchestra Filarmonica di Torino (PDF)

I fiati Dell'Orchestra Filarmonica di Torino (PDF)

Il direttore artistico

 


 Nicola Campogrande (Torino, 1969) è considerato “uno dei compositori più interessanti della giovane generazione italiana” ed è l’autore scelto dal Ministero degli Affari Esteri per rappresentare la nuova musica italiana in occasione delle manifestazioni “Italy in Usa 2013” patrocinate dal Presidente della Repubblica.
La critica e il pubblico riconoscono nella sua musica freschezza ed espressività, spesso messe al servizio di lavori con una forte componente spettacolare. Tra gli interpreti che la eseguono regolarmente in stagioni concertistiche di tutto il mondo (circa 60 esecuzioni ogni anno dal Teatro alla Scala di Milano alla Wigmore Hall di Londra, dalla Werner Hall di Cincinnati alla Dvorak Hall del Rudolfinum di Praga) ci sono Lilya Zilberstein, Mario Brunello, Gauthier Capuçon, Roberto Abbado, Massimo Quarta, Elio (delle Storie Tese), Jean-Bernard Pommier, Paul Daniel, Andrea Lucchesini, Robert Cohen, Emanuele Arciuli, Sonig Tchakerian, Christian Benda, Roberto Prosseda, Michael Flaksman, Elena Casoli, Philippe Graffin, Francesco D'Orazio, Ananda Sukarlan, Gianni Coscia, Lucia Minetti, Floraleda Sacchi, Daniele Giorgi.
Autore di musica lirica, cameristica e sinfonica, ha anche composto pagine per grandi mostre, per il cinema, per la televisione, per la radio, per il teatro, per il web. Interessanti anche le espansioni del suo repertorio in direzioni inattese: il trio jazz di Vincenzo Lucarelli ha inciso un album nel quale rilegge in chiave nuova alcune sue pagine (è il cd "Campogrande in jazz"), mentre diversi suoi lavori sono stati remixati e vengono presentati in contesti non concertistici dal dj Roger Rama.
La sua musica si può ascoltare grazie a 29 cd monografici e collettivi ed è pubblicata da Universal Music Publishing Ricordi, da Sonzogno, da RaiTrade. La sua musica per il cinema è pubblicata dalla Cam-Universal.
Diplomatosi ai conservatori di Milano e di Parigi, è uno dei conduttori di Radio3 (ora a Radio3Suite). Per la tv ha condotto Liaisons, il magazine settimanale di RaiSatShow. E' direttore del mensile Sistema musica ed è stato critico musicale di Repubblica e del supplemento Musica.
E’ stato professore a contratto della Facoltà di Lettere dell’Università di Roma Tor Vergata; insegna alla Scuola Holden di Tecniche della narrazione e fa parte della Music Commission della European Choral Association - Europa Cantat e della Commissione Artistica della Feniarco - la Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali.

La Filarmonica della Scala di Milano

 

 

Claudio Abbado fonda la Filarmonica della Scala insieme ai musicisti scaligeri nel 1982 con l’obiettivo di sviluppare il repertorio sinfonico nel contesto della tradizione operistica del Teatro. L’anno seguente la Filarmonica si costituisce in associazione indipendente. Carlo Maria Giulini dirige oltre 90 concerti e guida l’orchestra nelle prime tournée internazionali; Riccardo Muti, Direttore Principale dal 1987 al 2005, ne promuove la crescita artistica e ne fa un’ospite costante nelle più prestigiose sale da concerto internazionali. L’orchestra instaura rapporti di collaborazione con i maggiori direttori: Georges Prêtre, Lorin Maazel e Wolfgang Sawallisch sono presenti dalle prime stagioni e vengono accolti dall’orchestra come Soci Onorari insieme con Valery Gergiev e Daniel Barenboim. Restano nella memoria i contributi di Leonard Bernstein, Semyon Bychkov, Myung-Whun Chung, James Conlon, Dennis Russell Davies, Gustavo Dudamel, Tan Dun, Peter Eötvös, Christoph Eschenbach, John Eliot Gardiner, Philippe Jordan, Zubin Mehta, Gianandrea Noseda, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Gennadij Rozdestvenskij, Esa-Pekka Salonen, Giuseppe Sinopoli, Yuri Temirkanov, Robin Ticciati e Franz Welser–Möst. Intensa è la collaborazione con il direttore principale del Teatro alla Scala Riccardo Chailly, e con i direttori Daniel Harding, Daniele Gatti e Valery Gergiev.

Nelle ultime stagioni ricordiamo il debutto negli Stati Uniti con Riccardo Chailly nel 2007 e in Cina con Myung-Whun Chung nel 2008, anno che segna anche il ritorno al Musikverein di Vienna con Daniele Gatti. Nel 2009 la Filarmonica debutta alla Philharmonie di Berlino con Daniel Barenboim e torna a Parigi con Pierre Boulez e Maurizio Pollini. Gli impegni del 2010 includono il ritorno in Asia con Semyon Bychkov per l’Expo di Shanghai; nel 2011 la Filarmonica attraversa l’Europa con Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Daniel Harding, Gianandrea Noseda e Georges Prêtre. A marzo 2015 la Filarmonica debutta al Concertgebouw di Amsterdam e in luglio torna a Sarajevo per un concerto di altissimo significato simbolico: una celebrazione interconfessionale per la pace a 20 anni dalla fine del conflitto in Bosnia.

Sempre nel 2015, oltre alla stagione al Teatro alla Scala, la Filarmonica inaugura un nuovo ciclo di concerti Discovery al Teatro degli Arcimboldi di Milano in occasione di Expo 2015 e per il terzo anno sarà protagonista in Piazza Duomo del grande Concerto per Milano, appuntamento gratuito che lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre 40.000 persone, con la direzione di Riccardo Chailly e il violinista David Garrett.

La Filarmonica della Scala ha commissionato composizioni orchestrali a Giorgio Battistelli, Carlo Boccadoro, Azio Corghi, Luis de Pablo, Pascal Dusapin, Peter Eötvös, Ivan Fedele, Matteo Franceschini, Luca Francesconi, Carlo Galante, Mauro Montalbetti, Salvatore Sciarrino, Giovanni Sollima e Fabio Vacchi. Impegnata nella diffusione della musica presso le nuove generazioni, l’orchestra apre alle scuole le prove di tutti i concerti della stagione e con l’iniziativa Sound, Music! si rivolge ai bambini delle scuole primarie. È al fianco delle principali istituzioni scientifiche e associazioni di volontariato della città di Milano, per le quali realizza concerti dedicati e le prove aperte del ciclo “La Filarmonica della Scala incontra la città”.

La Filarmonica ha realizzato una consistente produzione discografica per Decca, Sony ed Emi: in occasione del bicentenario verdiano ha inciso con Riccardo Chailly il cd “Viva Verdi”(Decca) che è risultato il disco di musica classica più venduto del 2013 in Italia. Con Sony ha intrapreso il progetto “900 Italiano”, articolato in 3 DVD diretti da Georges Prêtre, Fabio Luisi e Gianandrea Noseda. Decca ha appena rilasciato il CD con la registrazione dal vivo della Sinfonia n.9 di Mahler diretta da Daniel Barenboim alla Scala il 15 novembre del 2014. Sempre Decca, nel 2015, pubblicherà il DVD live del concerto diretto da Riccardo Chailly alla Scala nel 2013 e dedicato a Verdi. Alcuni concerti sono trasmessi dalla Rai TV e da Radio3. Dal 2012 il progetto “MusicEmotion” porta una selezione di concerti in diretta in alta definizione nelle sale cinematografiche italiane e all’estero.

La stagione di concerti 2015-2016 della Filarmonica al Teatro alla Scala è realizzata anche con il contributo di Allianz. L’attività della Filarmonica della Scala non attinge a fondi pubblici ed è sostenuta da UniCredit, Main Partner istituzionale dell’Orchestra. 


venerdì 15 aprile 2016

MASTERCLASS FLAUTISTICI (di Giovanna Lorenzo)

MASTERCLASS FLAUTISTICI



Una master class è una lezione (class) impartita da un esperto, da cui l'attributo "master", rivolta a studenti di una particolare disciplina. Le master class vengono generalmente tenute da professionisti di alto livello, come musicisti, cantanti, danzatori e pittori, in un ambito in cui le tecniche vengono trasmesse personalmente da un individuo ad un altro.
In alcuni casi il termine master class viene impropriamente usato dagli organizzatori per eventi che sono in realtà strutturati come clinic o seminari (dove è possibile porre soltanto delle domande all'esperto) al solo fine di attrarre un maggior numero di partecipanti.Per questo motivo le master class hanno tendenzialmente un valore didattico maggiore rispetto ai più comuni clinic o seminari, dove al pubblico è concesso soltanto porre delle domande all'esperto.
Ciò che contraddistingue una master class rispetto ad una clinic o seminario è la possibilità per i partecipanti di interagire con l'esperto; per esempio, nell'ambito musicale, di suonare uno per volta insieme a lui, ricevendo consigli e dimostrazioni riguardo alle tecniche impiegate, e così via.
Vista la sua natura interattiva, di solito la master class è aperta ad un numero limitato di allievi (per dare a ciascuno il tempo necessario all'esecuzione) i quali possono essere suddivisi in classi in base al loro livello di apprendimento più o meno avanzato.
Le master class tenute da artisti molto popolari possono essere aperte anche ai non musicisti per motivi commerciali: Al giorno d'oggi il concetto di master class si è esteso anche a esperienze di insegnamento riguardanti la scrittura, la cucina, l'artigianato, la fotografia e a una varietà di altre discipline.
In ambito flautistico vengono organizzate varie masterclass, ma la più importante che si tiene ogni anno è quella del: FALAUT CAMPUS. (indirizzo facebook)



Il falaut è organizzato da Salvatore Lombardi, nella struttura universitaria di Salerno.


Il falaut campus si svolge durante le prime settimane del mese di agosto.


A questo campus partecipano come docenti i migliori flautisti nazionali ed internazionali e ragazzi di ogni parte del mondo, in un clima di professionalità, amicizia e divertimento.




Falaut Campus


Promuove, organizza e coordina il Falaut Campus, l’Associazione Flautisti Italiani.
Nata nel 1998 e rifondata nel 2007, l’Associazione Flautisti Italiani, con la direzione del M° Salvatore Lombardi ha organizzato negli anni numerosi eventi, quali:
FlautoMania (Teatro alla Scala di Milano – Novembre 2009, Teatro alla Scala di Milano – Marzo 2012, Teatro San Carlo di Napoli – Maggio 2013, Teatro Verdi di Salerno – Novembre 2014, Teatro Carlo Felice di Genova – Maggio 2015;
Falaut Festival (Festival Internazionale del flauto), dal 2005 al 2009 presso Cernusco Sul Naviglio (Mi) e dal 2016 presso il Conservatorio “L. D’annunzio” di Pescara;
Falaut Day (incontri con grandi maestri), dal 2005 ospitato a Roma, Vibo Valentia, Napoli, Pompei, Imola, Bergamo e Avellino;
Falaut Campus (Accademia Musicale Estiva), dal 2011 al 2013 a Cava dè Tirreni (Sa) e dal 2014 all’Università degli studi di Salerno;
FalautCompetition (Concorso Internazionale Flautistico “Severino Gazzelloni”) presso Roccasecca (Fr) dal 2012.
L’Associazione ha curato e cura anche il progetto editoriale della “Rivista Falaut” , periodico settoriale (magazine flautistico con CD) con 68 numeri all’attivo, 80 cd e 30 tra pubblicazioni e libri. Negli anni, l’Associazione ha attivato collaborazioni con il Comune di Cernusco sul Naviglio, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano, Teatro alla Scala – Milano, Teatro di San Carlo – Napoli, Regione Campania, Università Degli Studi di Salerno, Fondazione “La Società dei concerti” – Milano, Conservatorio di Milano, Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Imaie – Roma, Conservatorio di Roma, Conservatorio di Napoli, Conservatorio di Salerno, Conservatorio di Vibo Valentia, Conservatorio di Avellino, Goethe Institut – Roma, Suonare news, Conservatorio di Pescara, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Verdi di Salerno, CIDIM, EPT di Salerno, Università degli Studi di Salerno, BCC Montepruno, Parco Nazionale del Vallo di Diano e degli Alburni.